mercoledì 12 marzo 2008

Bei tempi quelli di Goethe!

Sia la Repubblica (qui) che il Corriere della Sera (qui) pubblicano i risultati di un'indagine fatta sugli studenti Erasmus venuti in Italia, dalla quale risulta che il nostro paese
è "costosissimo", "incapace di garantire un alloggio a prezzi contenuti" e un posto "dove l'inglese è una lingua di cui si fa a meno".
tanto che
alla fine del soggiorno solo il 60% vi ritornerebbe ad occhi chiusi.
Dire che ce ne eravamo accorti anche stando qui a Tokyo, terra famosa per la sua economicitá, é forse eccessivo?

Ad esempio, se sapete un posto dalle nostre parti dove con 5-6 euro (spesa equivalente a quella che sosteniamo qui) consumate un pranzo completo (bevande incluse) fatecelo sapere. Dato che per un panino imbottito si spendono intorno alle 3 euro, ci cominceremo ad organizzare per il nostro rientro. Ah, se vi trovate a passare da Tokyo e volete sapere dove siano questi posti, fate un fischio.

Voi direte "ma qui da noi é un posto di turismo, i prezzi é normale che siano piú alti".

A parte che Tokyo non é che sia un posto sperduto e ignoto ai turisti come Cocumola o Sciacquarape, qui una bevanda in lattina presa da un distributore automatico costa la stessa identica cifra sia di fianco al Meji Jingu o in aeroporto che nel paesino sperduto in cima alla collina. Da noi in Italia invece entrare in una stazione o in un aeroporto e avere sete é come andare in banca e chiedere un mutuo...

E non dimentichiamo che quelli che oggi sono studenti, domani saranno turisti, che ci penseranno due volte prima di farsi prendere per i fondelli daccapo dalle storielle sulla bella Italia.

Sará per questo che il turismo in Italia é in costante calo? Merito dei resoconti di viaggio della "prima generazione" di turisti?

Alla prossima!

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