venerdì 4 aprile 2008

Tokyo mon amour.

Ultimo post da Tokyo, se ce ne saranno altri non saranno scritti da qui.
In questi sei mesi abbiamo provato a raccontarvi Tokyo vista attraverso i nostri occhi, e ora è giunto il momento di lasciarla.

Come descrivere questa città in poche parole? Se anche uno che è nato e cresciuto a Berlino, mica a Cacioppola di sopra, la trova enorme?

Questa città è vivace e vitale come un bambino, pieno di energia, sempre in corsa, mai stanco di correre, giocare, ridere. Questo bambino se non lo vedete per un paio di mesi cambierà molto in fretta. Così è Tokyo.

In sei mesi abbiamo visto gli alberi verdi tingersi di rosso, spogliarsi, coprirsi di neve e poi rivestirsi di rosa, abbiamo visto terreni spogli diventare case, parcheggi diventare supermercati pieni di clienti, palazzi rasi al suolo per essere riedificati.

Dovessimo tornare tra qualche anno credo che stenteremmo a riconoscere il quartiere dove siamo vissuti.


E ora che le valigie sono fatte ci aspetta solo il viaggio di ritorno; abituarsi al Giappone è stata dura, ri-abituarsi all'Italia lo sarà anche di più. Per fortuna che ci penserà il fantastico volo Alitalia a farci un ripasso accelerato.

A presto.

giovedì 3 aprile 2008

Mitake san.

Ultima escursione in terra nipponica, dedicata oggi al Mitake san.
Porta di ingresso al parco nazionale di Chicibu, proprio appena fuori Tokyo, si raggiunge dopo un paio di ore in treno.


Dalla stazione si giunge alla base della montagna, da cui si può scegliere se salire con la funivia, che porta in cima in 6 minuti, oppure se arrampicarsi su per la stradina che serpeggia sulle pendici con "modeste" pendenze tra foreste di alberi secolari abitate dagli scoiattoli volanti.


Naturalmente noi abbiamo scelto di salire a piedi, seguendo la stradina costeggiata da 748 criptomerie secolari, numerate una per una....
Faticosa impresa, ma il paesaggio che si ammira dalla cima ne vale assolutamente la pena, ed il fragoroso silenzio che si gode da lassù è veramente surreale per chi esce da Tokyo.


Nel villaggio in cima dipartono poi una serie di percorsi di trekking. Vista l'ora tarda e alcuni nuvoloni incombenti ci siamo limitati a raggiungere il punto di osservazione panoramica, da cui la vista spazia fino a Tokyo (seconda foto panoramica).


Da li abbiamo visto un'aquila salire lungo una termica per poi lanciarsi in picchiata: uno spettacolo da lasciare senza parole. Prendendo a riferimento la seconda panoramica, è salita lungo la destra, poi è discesa lungo la diagonale fino al primo costone a sinstra e da li ha sorvolato il bosco.



Tornando indietro abbiamo ammirato quest'albero millenario, che adorna l'ingresso del tempio del Mitake san; anche lui, come si capisce dalla corda di paglia di riso che ne cinge il tronco, è un jinja, ossia un santuario. Vi assicuro che non ha nulla da invidiare alla Pietà di Michelangelo...

Il ritorno ce lo siamo fatto sulla funivia, un bel vagone inclinato a 45° che ci ha fatto discendere fino alla stazione, e da li siamo rientrati a Tokyo.
Se vi piacciono le vacanze a base di trekking, fateci un pensierino!