domenica 3 febbraio 2008

White dressed Tokyo.

Come forse i più attenti di voi avranno arguito leggendo il post precedente, oggi Tokyo è di nuovo vestita di bianco, da cui il titolo del post.


Stamattina ci siamo alzati con calma, come si conviene ad una domenica. Appena aperte le tende abbiamo visto, con nostra gradita sorpresa (la ciboamica si dissocia dalla gradita sorpresa causa palla di neve nella busta del pane), che dei bianchi fiocchi di neve fluttuavano nell'aria.


Ora, fintanto che la neve si trovi a cadere in un giorno di lavoro, uno si alza, si copre e a malincuore va a lavorare, accontentandosi di vedere la neve lungo la strada. Ma se la neve cade di domenica, la domanda che uno si pone subito è: "Sono a Tokyo, sta nevicando. Dato che chissà quando capita di nuovo, sia di stare a Tokyo sia che nevichi, dove vado a vedere il panorama?"


La scelta è caduta su Yoyogi Koen, che abbiamo già visitato in autunno e a fine estate. Rispetto alle altre volte non c'erano gli Elvis, i complessi musicali e qualche migliaio di visitatori. In compenso i corvi erano li insieme a tutta la neve caduta, oltre a tutti i pupazzi di neve.


Il silenzio era surreale, interrotto solo dal gracchiare dei corvi sugli alberi e dal rumore della neve schiacciata sotto i passi.


La cosa che abbiamo appurato è che nelle giapponesi il senso della moda è più sviluppato del senso del meteo e della temperatura. Come vi spieghereste altrimenti il fatto che, con una temperatura di appena 8 decimi di grado al di sopra dello zero, vi fossero delle intrepide in minigonna e senza ombra di un collant?


La cosa che però ci ha sorpreso più di ogni altra è che ci avevano detto che l'inverno a Tokyo era mite, non eccessivamente freddo, insomma, come dalle nostre parti. Vorrà dire qualcosa il fatto che invece abbiamo già beccato la neve due volte? Sarà il caso di giocare alla lotteria?
Ad essere onesti le temperature medie di Tokyo in gennaio, secondo la guida Lonely Planet, sono più basse che a Reykjavik, quindi mi sa tanto che ci risparmiamo i soldi del biglietto.


Statistiche a parte, comunque, è stata una bella giornata, allietata a pranzo da un piatto tipicamente giapponese: gnocchi al ragù, preparati dalle mani della ciboamica.



Alla prossima!

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