venerdì 15 febbraio 2008

I 7 nani.

In questi giorni a Tokyo, per la precisone Odaiba, si è svolta la più grande esposizione mondiale sulle nanotecnologie.
A questa esposizione, oltre a tante industrie ed università giapponesi, hanno partecipato anche rappresentanze di altri paesi leader del settore, ossia Germania, Regno Unito, Belgio, Taiwan, Svizzera, Australia, Olanda e Italia.


Quando abbiamo visto che c'era anche una rappresentanza italiana ci siamo sorpresi: che ci starà a fare? Quali sono le grandi industrie del settore che ci sono da noi? Ci siamo messi a gironzolare tra i vari stand nella grande area espositiva, passando dagli inchiostri conduttori ai microscopi elettronici e dai sonicatori ai tessuti. Ma dell'Italia nessuna traccia.


Ci siamo messi a girare meglio, casomai qualcosa ci fosse sfuggito, e alla fine abbiamo trovato l'area italiana: da un lato un'area allestita stile salotto, con divani e separè, luci e piante. Ma di prototipi o simili neanche l'ombra. Dall'altro c'era un mobile con la macchinetta per fare l'espresso, proprio come al bar. E basta.

Di italiani intenti ad esibire qualcosa però nessuna traccia, fosse anche solo per stare alla macchinetta del caffè. E così, mentre gli altri stand erano variamente frequentati, quello italiano era desolato e deserto. Forse avranno confuso le nanotecnologie con i nani della tecnologia?


Cambiamo discorso che è meglio. Ad Odaiba ci eravamo già stati la vigilia di Natale, e la seconda visita non ha fatto che confermare le impressioni della prima: la città del futuro gettata nel presente.



Sembra uscita direttamente da un cartone animato stile Mazinga Z o UFO Robot, tanto che ci si aspetta di vedere la Match Patrol da qualche parte...
Per chi fosse interessato, domenica prossima la maratona di Tokyo avrà qui il suo arrivo. Nel caso le nostre beneamate televisioni nazionali decidessero di trasmettere, tra una chiappa e l'altra, questo evento sportivo, approfittatene per darci un'occhiata.

Alla prossima.

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