L'imperatore non ha offerto la torta e neanche un caffè, ma anche se lo avesse offerto noi non ci saremmo stati, dato che siamo stati ad Odaiba.
Questo quartiere a metà tra un centro commerciale ed un'area ricreativa sorge su un isolotto (tanto -otto che ci sono 10 fermate della metro solo per lui) nelle acque antistanti il porto di Tokyo. Vi si accede con un treno senza conducente che attraversa il Rainbow bridge (vedi foto) con una veduta mozzafiato su Tokyo.
Tra le varie attrazioni noi ci siamo fermati a Palette Town, un centro su più piani che ospita, oltre ad una miriade di ristoranti, casinò e boutique, anche il museo dell'automobile, il salone della Toyota, una ruota panoramica da 100 metri ed altre minuzie che fanno la gioia dei giapponesi.

Da li, con una gradevole passeggiata con vista sugli altri edifici (clicca sulla foto per ingrandire) della zona ci siamo diretti al museo delle scienze marine, un grande edificio a forma di nave con al posto dell'albero maestro una torre alta 60 metri da cui ci siamo goduti un fantastico tramonto su Tokyo con vista Fuji.
Quindi abbiamo visitato due navi-museo ormeggiate di fronte al museo: una nave che è stata usata per missioni scientifiche nell'Antartide (la Soya Maru, per chi fosse curioso), ed un traghetto di cui non ricordo il nome. Già le case nipponiche sono piccine, immaginatevi quindi che pacchia fare un giro su queste navi: sono stato tutto il tempo piegato in 2 per non dare craniate sul soffitto e rischiare di danneggiare un tesoro nazionale (la nave, non il mio cranio).
Insomma, la classica area portuale che è possibile ammirare in tutti i porti in Italia...
Alla prossima, e nel frattempo...
BUON NATALE !!!!!
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