Vediamo un pochino di dare qualche delucidazione sulle buone maniere qui nel lontano oriente.
Visto che ormai sapete benissimo che qui in Giappone è buona educazione aspirare rumorosamente gli spaghetti (il famoso tsuru tsuru) e non soffiarsi il naso in pubblico, bensì tirare su il più possibile, e quindi, forti di queste conoscenze non andrete mai a mangiare spaghetti o a raffreddarvi in Giappone, vediamo alcuni altri casi di vita comune in cui la buona educazione può essere utile.
Supponiamo che, trovandovi ad entrare in un edificio, voi entriate subito dopo un'altra persona, e che quella, per gentilezza, vi tenga la porta aperta. Voi come rispondete?
La vostra italica mamma vi avrà ripetuto fino alla noia, quando eravate piccini, che bisogna dire "grazie" e possibimente accompagnare il tutto con un sorriso.
Le mamme giapponesi, invece, che sono tenere e dolci come il granito rosso del Brasile, ripetono instancabilmente ai loro piccini: "disgraziato, scioperato, lavativo! stai facendo perdere tempo allu signore! muoviti e passa e chiedi scusa!"
E così, dopo aver passato la porta, dovrete inevitabilmente scusarvi con la persona di turno.
La stessa cosa avviene se per caso vi trovate a raccogliere a qualcuno/a un oggetto caduto per terra. Non vi sentirete dire arigato, bensì sumimasen.
In breve, non dovete ringraziare per la cortesia ricevuta, ma scusarvi per aver distratto l'altro dalla sua intenzione originaria.
Capito come funziona qui?
Alla prossima!
sabato 15 dicembre 2007
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