Questo ci ha spiegato che nel pomeriggio era prevista un'esercitazione per le situazioni di emergenza, e che dovevamo comunicare se partecipavamo o meno. E secondo voi perdevamo questa ghiotta occasione per partecipare ad una cosa che in Italia esiste solo nei testi di legge?
Orario previsto per l'esercitazione: dalle 13.45 alle 16.00.
Ore 13.44: in ufficio sono tutti pronti, anche se, per dare realismo alla cosa, aspettano l'allarme.
Ore 13.45: suona la sirena, una voce nasale ed in falsetto ci informa che "questa è un'emergenza, vi preghiamo di raggiungere il punto di raccolta".
All'uscita dall'ufficio si presenta la prima falla del piano di sicurezza: far passare avanti una donna italiana significa una strage, seppur virtuale. Il tempo necessario alla suddetta per calzare le scarpe è sufficiente a far si che Godzilla abbatta l'edificio con tutti quanti in coda.
Una volta arrivati al punto di raccolta, ci piazziamo davanti al cartello di competenza (e questi durante un terremoto incendiario uraganesco hanno il tempo di piazzare i cartelli?) e comincia la conta dei "superstiti".
Alla conta segue breve comizio del rettore con relativi salamelecchi, e quindi si prosegue con l'esercitazione, tocca alla squadra di emergenza.
Simulazione: incendio al primo piano. Chiamate le 2 squadre di emergenza, accorronno di corsa i rispettivi componenti.
EHIHAAA APPELLOO SQUADRA BIANCA! (inchino)
ATARU MOROBOSHI! PRESENTE (e relativo inchino)
KENTA KAOTA! PRESENTE (e relativo inchino)
ARAN BENJO! PRESENTE (.....)
EHIHAAA APPELLOO SQUADRA BLU! (inchino)
(ma scusate, tra tutti questi inchini intanto li in quella casa stanno bruciando, non sarà il caso di darvi una mossa?)
GOEMON ISHIKAWA! PRESENTE (e che ve lo dico a fa'?)
JIGEN DAISUKE! PRESENTE (idem come sopra)
KOICHI ZENIGATA! PRESENTE (e vai con l'ultimo inchino)
(beh, ora che hanno finito le presentazioni andranno a salvare la new team dall'incendio, no?)
e dopo un bell'inchino collettivo il capo comincia un breve discorso, spronando i suoi uomini ad agire con coraggio (ma se tardano ancora un poco va a finire che l'incendio si estingue da solo).
AI VOSTRI POSTI! VIA!
Con una corsa plastica ed elegante, sfoggiando un sorriso smagliante che non lasci immaginare la tensione e la fatica del momento, i sei ardimentosi si lanciano verso gli idranti, e dopo aver potato 2-3 alberi secolari con il getto mal direzionato, finalmente si accocchiano a spegnere sto benedetto incendio.
Bilancio (virtuale) provvisorio: 20 morti per far calzare le scarpe, altri 12 per fare le presentazioni e rispettare l'etichetta.
E finalmente ci si avvia verso la conclusione, insegnando a dei volontari tra i superstiti come usare un estintore:
- impugnare saldamente l'estintore (ed al primo volontario scappa di mano perchè pesa).
- estrarre la sicura (se entrambe le mani sono impegnate a reggere l'estintore come si fa? a morsi?)
- puntare alla base della fiamma e azionare l'erogatore (ho detto alla base, la fiamma non è in terrazzo! e tu, dove te ne stai volando?)
Siccome siamo in Giappone sarebbe logico attendersi una fila educata, ripiegata a serpentina, dove tutti attendono con calma il loro turno.
E invece no! I giapponesi si accalcano in maniera talmente caciarona e caotica che in confronto il bar sulla spiaggia di lido Cocoloco a mezzogiorno di Ferragosto sembra un classe di educande: donne che spingono, ragazzi che si agitano, mani che sollevano in aria pacchi e li passano a casaccio, altre mani che sollevano di peso la gente che sta avanti e la spostano dietro...
Tale superbo spettacolo ci ha fatto scendere una lacrimuccia di commozione, sapete com'é, l'aria di casa, :) e non abbiamo esitato a tuffarci a pesce nella ressa!
Ecco cosa ci é stato dato come razione di emergenza:
- 1 confenzione in latta gialla tipo orzobimbo, con apertura a strappo. Alla sua apertura ha rivelato contenere preparato liofilizzato per ramen alle verdure, incluse bacchettine e forchettine.
- 3 confezioni sotto vuoto di biscotti dall'aspetto di Rigoli, che all'apertura si sono rivelati essere tipo crackers salati.
- 1 confenzione in latta bianca e verde tipo scatoletta di tonno da 1 kg, senza apertura a strappo, che dall'etichetta dichiarava contenere riso ai 5 ingredienti.
A parte queste perplessitá di fondo, un bel modo alternativo di passare due ore lavorative ;)
Alla prossima!